martedì 3 aprile 2007

Interrogazione dell'On. Falomi al Ministro del Lavoro

Riportiamo il testo integrale dell'interrogazione parlamentare dell'On. Antonello Falomi al Ministro del Lavoro, sulla vicenda TELCAL

Interrogazione Al Ministro del Lavoro,
Premesso che:
-Nel 1999 è stata avviata la fase esecutiva del Piano Telematico Calabria, rinominato Telcal II, che prevedeva anche la formazione (erogata dalla Consiel dell’allora gruppo Telecom-Finsiel) di un primo nucleo (64 unità) di agenti di sviluppo che, nelle intenzioni del piano, dovevano fungere da leva strategica per l’implementazione e la messa in esercizio dei servizi innovativi previsti dalle azioni progettuali del piano;
-Nel 2000, alla fine del percorso formativo, gli agenti di sviluppo vennero assunti tramite una Agenzia di lavoro interinale con contratto a tempo indeterminato, ed immediatamente messi sotto contratto da parte dell’Intersiel di Cosenza, (allora gruppo Finsiel-Telecom) società attuatrice del piano, e dislocati presso le sedi comprensoriali, cominciando quella azione di marketing territoriale che doveva affiancare la promozione dei servizi avanzati previsti dal piano e la loro messa in opera presso i fruitori dei servizi stessi, ovvero enti pubblici, associazioni ed operatori economici del territorio;
-Nel periodo settembre 2000 – dicembre 2002, vennero aggiunte altre figure professionali che, debitamente formate, portarono il numero totale degli addetti a circa 106 unità;
-Una volta superati tutti i collaudi dell’allora MIUR, viene avviata la fase di pre-industrializzazione che avrebbe dovuto vedere la Regione Calabria, come da statuto del consorzio Telcal, l’unico destinatariobeneficiario dei servizi implementati, delle reti telematiche, delle dotazioni HW/SW e del personale qualificato formato dal piano. Ma, al contrario, la Regione nel dicembre 2002, sancisce la fine del Piano telematico e comincia una azione di inventario dei beni e servizi del consorzio Telcal, utilizzando allo scopo i 106 Agenti di Sviluppo. Tale opera viene portata avanti fino al mese di aprile 2003, con un inquadramento presso il CRC Calabria con CCNL Enti Locali;
-Giunti a questa fase, ai lavoratori impegnati nel progetto, dopo un accordo tra sindacati e Regione, viene proposto di rassegnare le dimissioni dalla società interinale (contratto a tempo indeterminato) per poi farsi assumere da una società denominata WhyNot con contratto a tempo determinato per 36 mesi, comparto multiservizi , con una sostanziale dequalificazione e un ribasso netto della remunerazione.
-La maggioranza dei lavoratori accetta, non avendo alternativa, la soluzione prospettata, firmando, così, il contratto con la nuova società, attraverso la quale a partire dal mese di agosto 2003, i lavoratori vengono coinvolti nel progetto “IPNOSI” nel quadro della misura 6.3 B del POR Calabria;
-Nell’ambito del summenzionato progetto, i lavoratori vengono ripartiti secondo le zone di residenza e dislocati presso vari Enti locali (Province ed Assessorati regionali) per implementare azioni di egovernement. Il contratto, però, nel frattempo viene ridotto da 36 mesi a 24 mesi, e poi a 12 mesi, con scadenza settembre 2004. Da allora, gli agenti di sviluppo ex Telcal si trovano in uno stato di incertezza, senza lavoro e risposte esaustive sul loro futuro;
per sapere :
Quali azioni intende promuovere il Governo, coerentemente con le politiche sociali di stabilizzazione del lavoro precario presso la Pubblica amministrazione, per favorire il ricollocamento professionale di questi lavoratori, alla luce degli enormi investimenti già fatti e degli investimenti che le azioni di e-governement sul piano nazionale e locale attireranno sul territorio calabrese